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Acqua e architettura rurale

Bari 8/12/2021

“Acqua e architettura rurale”

L’autore del volume “Acqua e architettura rurale” edito da “Edizioni Latitudine 41” (50 €) è il geologo Franco Chiarulli che, dopo un periodo di lavoro in Iran, è ritornato nella sua città natale di Acquaviva delle Fonti ed ha proseguito la sua carriera insegnando materie scientifiche nelle scuole secondarie di I° grado.

Tra le molteplici pubblicazioni dell’autore si cita in particolare questo volume dedicato ai luoghi dell’acqua che rappresenta, come sottolinea il sottotitolo “un viaggio tra storia, cultura e curiosità”. Il libro è dedicato alla risorsa idrica che, come è specificato nel libro, “… costituisce un bene primario nell’economia della natura sia perché senza l’acqua la vita è impossibile sia perché è l’elemento indispensabile per la vita e le attività dell’uomo”. L’intento di Chiarulli è quello di tracciare un ponte tra il nostro passato anche più remoto e il nostro prossimo futuro. A questo riguardo, infatti, lui stesso recita “… questo scritto dovrebbe farci riflette sull’uso che facciamo di questo bene prezioso: i nostri avi ce l’hanno insegnato”.

Il volume è diviso in cinque capitoli. Il primo censisce i pozzi e le norie presenti all’interno della città di Acquaviva delle Fonti. Il secondo è dedicato ai pozzi ed ai sistemi di raccolta delle acque inglobate nelle masserie o inserite nei campi agricoli di proprietà della Chiesa Palatina, dei conventi  o di ricche famiglie. Il terzo è dedicato alle cisterne pubbliche delle quattro difese comunali (Difesa della Terra, Difesa Marchesana, Difesa Monticelli e Difesa Curtomartino). Il quarto capitolo censisce le cisterne presenti lungo i tratturi che erano utilizzate per abbeverare le greggi che si spostavano durante il periodo della transumanza. L’ultimo e quinto capitolo esplora le costruzioni dedicate alla raccolta e distribuzione delle acque ubicate nei territori adiacenti il comune di Acquaviva delle Fonti.

L’opera permette non solo di disporre di un importante censimento dei luoghi dell’acqua ma anche di ricordare l’attenzione delle generazioni passate per l’acqua, per il suo oculato utilizzo e per la sua corretta raccolta e conservazione. Tale documentazione è preziosa per comprendere le trasformazioni del territorio e contrastare l’attuale incuranza rispetto all’abuso, inquinamento e spreco della risorsa idrica.

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