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Borgo Taccone e Secondo Meeting Annuale dell’ALSIA.

L’ALSIA (Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura) ha organizzato il secondo Meeting Annuale il 2 e il 3 dicembre 2021 a Matera, nell’Aula Magna del Campus dell’Università degli Studi della Basilicata in modalità mista (in presenza e da remoto).
Si è trattato di un appuntamento di ampio respiro ed ha previsto la partecipazione di ospiti regionali, nazionali e internazionali.
Il Direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi, ha introdotto e coordinato le due giornate che sono state strutturate in tre Sessioni. La prima è stata dedicata alla ricerca e sviluppo in agricoltura, la seconda all’innovazione con uno specifico focus sulle strategie e sui risultati delle aree di intervento dell’ALSIA mentre la terza è stata ideata come una giornata di studio internazionale sulla ruralità.
La prima Sessione, attraverso una tavola rotonda tra i protagonisti, è stata dedicata al ruolo delle Agenzie e degli Enti regionali di Sviluppo Agricolo, con l’analisi e l’aggiornamento sui modelli organizzativi in atto e sul loro ruolo nel futuro. L’occasione ha avuto anche lo scopo di consentire l’avvio di un percorso comune tra questi soggetti che operano nelle varie Regioni, anche finalizzato alla costruzione di proposte condivise
La seconda Sessione è stata dedicata al tema dell’innovazione con la presentazione delle attività maggiormente innovative realizzate nel corso del 2021 dall’ALSIA e dell’illustrazione delle linee programmatiche dell’Agenzia previste per l’anno 2022. L’obiettivo, dichiarato dall’ALSIA, è stato quello di rendere possibile un confronto sulle attività svolte e in programma nei settori della gestione dei processi e della digitalizzazione, della ricerca, del trasferimento tecnologico, della formazione e divulgazione e della creazione di consapevolezza, volte alla tutela della salute del suolo e della sua qualità.
Nel corso della terza Sessione è stato tenuto il convegno “Giornata di studio internazionale della Ruralità”, istituita dalla Legge Regionale 28 dicembre 2020, n. 46, che ha visto l’ALSIA quale soggetto organizzatore la partecipazione di studiosi, ricercatori e di rappresentanti delle istituzioni, per un confronto che ha tracciato una sorta di filo rosso tra il passato e il futuro dell’agricoltura della Basilicata”.
Nell’ambito di questo importante contesto si vuole sottolineare i più recenti studi sui borghi rurali di fondazione e su Borgo Taccone, così come è stato illustrato nella terza Sessione dell’ALSIA. Il nucleo rurale di Borgo Taccone è uno dei borghi concepiti e realizzati all’interno dell’esperienza della Riforma Fondiaria. Il complesso, ideato come un vero e proprio borgo indipendente con abitazioni e servizi quali chiesa, stazione ferroviaria, stazione dei carabinieri, scuole, ufficio postale e negozi fu progettato dall’architetto/ingegnere romano Plinio Marconi e fu realizzato nella seconda metà del secolo scorso (anni ’50-’70) per rispondere alle necessità urgenti e drammatiche della popolazione di un territorio rurale che usciva economicamente stremato dall’esperienza degli anni della Seconda guerra mondiale.
Oggi il complesso, che si trova nel territorio del comune di Irsina (in provincia di Matera) ed in una zona che rappresenta una cerniera fra i territori della Puglia e quelli della Basilicata, è in stato di abbandono (se si fa eccezione per un insediamento produttivo collegato alla filiera agricola, alla presenza di una famiglia che continua a vivere nel luogo e a un paio di abitazioni ristrutturate come seconde case).
L’intervento di Piernicola Intini, Piero Intini e Angelamaria Quartulli, Funzionario Architetto presso MIBAC-Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Puglia, e di Susanna Bortolotto,professore associato di Restauro del Politecnico di Milano, sono stati illuminanti e significativi per tracciare la storia, la lo stato attuale e le strategie possibili per un progetto di valorizzazione sostenibile per questi importanti edifici manifesti del ‘Moderno’.
In particolare, Laverdevia vuole porre in evidenza le menzionate possibili azioni future della ricerca su questi borghi: dalla conoscenza alla tutela, dalla conservazione alla valorizzazione

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