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Gravina in Puglia – Genesi per un risveglio della municipalità.

Circa dieci anni fa, nel 2012/2013 Gravina in Puglia venne scelta come set del cortometraggio “Genesi”, un film di Donatella Altieri che vanta tra gli attori protagonisti Roberto Herlitzka e Alberto Rubini. Il cortometraggio, che ha raccolto consensi nei festival cinematografici europei, è stato premiato al Bifest nell’edizione del 2013.

Il protagonista è una persona anziana che convive con il dolore di un grave lutto accettato e addolcito dalla consapevolezza della rinascita e della rigenerazione futura. Questo stato d’animo viene illustrato nel film attraverso il dialogo dell’anziano protagonista con un bambino.

Sia l’anziano, simbolo delle generazioni passate, sia il bambino, simbolo dell’umanità che verrà, agiscono con naturale rispetto verso i luoghi di un territorio rurale (una casa antica, un uliveto centenario, e i tratturi millenari) che racconta la sapiente capacità dell’uomo di vivere in simbiosi con la continuità dei cicli naturali.

È un film che dà speranza narrando con un tocco delicato il territorio, la ruralità e le antiche tradizioni locali e anche le immagini dei riti ancestrali di elaborazione del lutto rimandano alla celebrazione della vita. In questo senso il film veicola un messaggio universale che vale per tutte le persone e per tutti i luoghi e valica i confini della città di Gravina in Puglia. L’opera celebra la poesia dei luoghi meno antropizzati e che, proprio per questo motivo, ci offrono uno spettacolo di una bellezza inaspettata e quindi disarmante, racconta che la morte regna solo là dove prevale l’indifferenza dell’uomo all’armonia e alla bellezza.

Il cortometraggio è stato girato, nelle scene in cui si ascolta l’anziano dialogare con suo giovane interlocutore, proprio nella masseria Recupa di Scardinale e nelle campagne con vista sulla contrada Zingariello. Il film, in questo senso, obbliga la municipalità di Gravina in Puglia a combattere l’ingordigia dello sfruttamento che sono la sola ragione  alla base dell’idea della discarica nazionale dei rifiuti nucleari che è:

  • una fonte di inquinamento e distruzione;
  • un grave rischio per la sicurezza delle persone;
  • una minaccia per l’economia legata al turismo, all’agricoltura e alla zootecnia;
  • un sistema superato di concepire la gestione dei rifiuti che contrasta l’idea di economia circolare;
  • uno spreco di risorse.

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