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Il presepe vivente nella grotta di Curtomartino

La grotta di Curtomartino rappresenta un significativo esempio di grotta carsica, la cui parte attualmente alla luce, per una lunghezza superiore ai 50 metri ed una larghezza che raggiunge i 20 metri, rappresenta solo una minima parte dell’estensione ancora da esplorare.

L’interno della grotta, dove lo stillicidio dell’acqua ha generato una notevole varietà di concrezioni calcitiche, in molti casi eccezionali per forma, colori e dimensioni, rappresenta la sua parte più suggestiva e spettacolare. Numerosi sono gli speleotemi in grado di attirare l’attenzione e suscitare le curiosità del visitatore: dalle numerosissime stalattiti bianche ai panneggiamenti, che creano drappeggi dalle forme più varie sulle pareti della grotta; dalle tozze e larghe stalagmiti alle possenti colonne derivanti dalla fusione di stalattiti e stalagmiti.

Tale contesto naturale, suggestivo per la conformazione delle volte e delle colonne, è stato lo scenario in cui si è svolta, nella giornata del 18 dicembre 2021, la rappresentazione della natività.

Gli attori del gruppo teatrale di Acquaviva fili d’argento, disposti ai lati del percorso di visita della grotta, hanno creato l’illusione di trovarci nei luoghi della natività offrendo un momento di inaspettata tranquillità e tepore (in una giornata particolarmente fredda) sia agli adulti sia ai visitatori in giovane età recitando le strofe di Laudato sii di San Francesco a cui si attribuisce l’invenzione del presepe.

L’organizzatore Sig. Vito Abbrusci promette di ripetere l’evento agli inizi del 2022

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