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Azzerare l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo

Mercoledì 12 maggio, la Commissione europea ha adottato il Piano d’azione “Azzerare l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo”, uno dei principali obiettivi del Green Deal europeo

Il Piano definisce una visione integrata per il 2050: un’Europa in cui l’inquinamento è ridotto a livelli che non siano più dannosi per la salute umana e gli ecosistemi naturali, comprese le misure per realizzare tale visione.

Il Piano combina tutte le pertinenti politiche dell’UE per contrastare e prevenire l’inquinamento, con particolare attenzione alle modalità offerte dalle soluzioni digitali per affrontare l’inquinamento, prevedendo di riesaminare la legislazione europea al fine di individuare le lacune ancora esistenti per conformarsi a tali obblighi giuridici.

Il Piano d’azione stabilisce obiettivi chiave per il 2030, miranti a ridurre l’inquinamento alla fonte rispetto alla situazione attuale e, segnatamente:

  • migliorare la qualità dell’aria in modo da ridurre del 55% il numero di morti premature causate dall’inquinamento atmosferico;
  • migliorare la qualità dell’acqua riducendo i rifiuti, i rifiuti di plastica in mare (del 50%) e le microplastiche rilasciate nell’ambiente (del 30%);
  • migliorare la qualità del suolo riducendo del 50% le perdite di nutrienti e l’uso di pesticidi chimici;
  • ridurre del 25% gli ecosistemi dell’UE in cui l’inquinamento atmosferico minaccia la biodiversità;
  • ridurre del 30% la percentuale di persone che soffrono di disturbi cronici dovuti al rumore dei trasporti;
  • ridurre in modo significativo la produzione di rifiuti e del 50% i rifiuti urbani residui.

Il Piano delinea inoltre una serie di iniziative, tra cui:

  • allineare ulteriormente gli standard di qualità dell’aria alle ultime raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità;
  • rivedere le norme relative alla qualità delle acque, anche nei fiumi e nei mari dell’UE;
  • ridurre l’inquinamento del suolo e migliorarne il risanamento;
  • rivedere la maggior parte delle norme dell’UE in materia di rifiuti per adeguarle ai principi dell’economia pulita e circolare;
  • promuovere l’azzeramento dell’inquinamento causato dalla produzione e dal consumo;
  • presentare un quadro di valutazione delle prestazioni ecologiche delle regioni dell’UE per promuovere l’inquinamento zero in tutte le regioni;
  • ridurre le disuguaglianze che incidono sulla salute causate dalla quota sproporzionata di impatti nocivi sulla salute a cui sono attualmente esposti i più vulnerabili;
  • ridurre l’impronta dell’inquinamento esterno dell’UE limitando le esportazioni di prodotti e rifiuti che hanno un impatto nocivo e tossico nei Paesi terzi;

Stando a una recente relazione dell’Agenzia europea per l’Ambiente, nonostante i notevoli miglioramenti registrati negli ultimi decenni, ogni anno si registrano a livello UE oltre 400.000 decessi prematuri (anche per tumori) attribuibili all’inquinamento dell’aria.

(Fonte Ania)

Qui di seguito il link:

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_21_2345

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