Futura: dialoghi sull’agricoltura possibile e sulla sua filiera – Giuseppe Li Rosi

Giuseppe Li Rosi è un imprenditore agricolo di Raddusa. Da diciotto anni coltiva grani autoctoni siciliani. Una coltivazione che è stata abbandonata e che rischiava di scomparire perché soppiantata dai nuovi     grani mutati geneticamente. «È il risultato della ricerca del profitto a discapito della salute», dice              l’agricoltore siciliano che con la sua scommessa sui prodotti digeribili e pieni di sapore del frumento       antico sfida le multinazionali.

L’esperienza di Giuseppe Li Rosi ha portato, in Sicilia, alla creazione del gruppo Simenza – Cumpagnia     Siciliana Sementi Contadine” che aggrega agricoltori, allevatori, trasformatori, ricercatori e professionisti con l’obiettivo di custodire e potenziare l’immenso patrimonio genetico della biodiversità siciliana di       interesse agrario, zootecnico e alimurgico.

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