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Rutigliano – i luoghi dell’acqua

  • Pozzi freatici e antico acquedotto in prossimità della chiesa barocca di San Lorenzo fuori le mura.

Si tratti di una chiesa rurale di imponenti dimensioni a croce greca in stato di abbandono, E’ stata edificata nel XV secolo e più volte ristrutturata e rimaneggiata.

Il luogo è importante per la presenza di alcuni pozzi freatici e un antico acquedotto sotterraneo di cui ad oggi si ignora l’origine e il termine e la funzione specifica di utilità.

  • Pozzi In località Pozzo Cannella.

In località Pozzo Cannella, al limite della zona archeologica dell’antica città di Azetium, non molto lontano dal centro storico di Rutigliano si trovano una serie di antichi pozzi pubblici che, come risulta dagli archivi comunali, sono stati regolarmente mantenuti fino alla metà del 1800. Oggi i pozzi sono chiusi o sono stati inglobati in muretti che recingono proprietà private. In alcuni casi la loro presenza è stata eliminata per permettere la creazione di nuove strade.

La località in cui si trovano i pozzi è stata sempre ambita da un punto di vista agricolo perché fertile e luogo di coltivazioni con un’ottima produttività. Da questo luogo, in lontananza è possibile intravedere, i resti dell’antica città che sorgeva in un luogo frequentato a partire dal neolitico fino all’età imperiale.

I pozzi erano pubblici e consentivano alla popolazione che viveva del luogo di attingere ad una risorsa importante in un periodo in cui non era scontata la presenza di acqua corrente nelle dimore di tutti.

Oggi i pozzi sono in stato di abbandono e per lo più dimenticati. È stato possibile identificarli solo con l’aiuto di Tonio Romito del Comune di Rutigliano e con Francesco di Carlo che oltre ad esser un architetto specializzato nel restauro e ripristino dei manufatti appartenenti alla storia artistica e culturale del territorio è rutiglianese per nascita e convinzione.

  • Il lago fratto – il lago che non c’è più.

Sulla strada comunale per Mola, dove si erige l’antica Cappella della Madonna delle Grazie, si trova il lago fratto che si presenta ad una prima vista come una inusuale depressione del terreno. Infatti, ad un primo colpo d’occhio, un visitatore nota un’ampia depressione che colloca questo luogo ampiamento sotto il livello stradale. Il lago fratto oggi è sede di un campo di cereali che sembra un mare di steli di grano. Tale visione viene esaltata dalla cinta di moderne costruzioni che si affacciano intorno a questa depressione del terreno.

Anticamente questo era uno stagno denominato anche il mare di Rutigliano dove i ragazzi di Rutigliano trovavano ristoro nelle afose giornate estive senza dovere raggiungere necessariamente la costa Di Mola di Bari.

Il lago era continuamente alimentato dalle stesse fonti da cui attingevano i pozzi di Rutigliano e che ora sono stati chiusi.

I terreni che sono oggetto di un piano urbanistico sono così ricchi di acqua che i proprietari delle abitazioni circostanti sono continuamente impegnati nel mantenere le fondamenta e gli scantinati liberi dall’acqua o dall’umidità. Sarebbe interessante ripristinare, anche solo in parte il bacino, riproponendo agli abitanti del comune non solo un luogo storico ma anche uno spazio di ricreazione e ristoro per tutta la comunità.

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